L’ITE“Battisti” ha aggiunto un altro tassello al suo percorso di educazione ediffusione della cultura della legalità, offrendo ai suoi studenti un evento di grande rilevanza.

Mercoledì12 dicembre alle ore 9 presso il Cineplexx è stato presentato il volume Gramigna, alla presenza del protagonista e autore Luigi Di Cicco.

Sono intervenute la dott. ssa Antonella Fava, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bolzano, e la dott.ssa Elisa Vesco, Presidente del Tribunale di Bolzano, che hanno presentanto la situazione del coinvolgimento di minori in reati e della criminalità organizzata in Alto Adige.  Presenti anche l’ispettore scolastico prof. Sandro Tarter, l’assessore Gennaccaro,  la dott.ssa Di Leo, Commissario Capo della Polizia di Stato, una rappresentanza del Comando dei Carabinieri e ovviamente la signora Daidone, Presidente di Unicef Bolzano, che sostiene l’iniziativa in tutta Italia.

 E’ seguita la visione del film (prima bolzanina) tratto dal libro e diretto da Sebastiano Rizzo (in concorso per il premio David Giovani).

Il libro e il film  narrano la vita di un ragazzo, figlio di un potente boss della camorra, e della sua scelta di non seguire le orme del padre ma di vivere libero nella legalità. Con grande determinazione, se pure attraverso un percorso costellato di sofferenze personali e sacrifici, Di Cicco ha resistito alla tentazione del successo “facile” ed è riuscito a conquistare una vita “normale”.

I ragazzi e le ragazze hanno seguito con grande attenzione e concentrazione sia le parole sia le immagini. Al termine hanno rivolto moltissime domande a Luigi Di Cicco, che ha risposto con grande generosità. La vicenda narrata e la presenza vivace del protagonista hanno fortemente colpito gli studenti e li hanno portati a riflettere sui valori della legalità, della famiglia, del cambiamento possibile. L’iniziativa è stata anche occasione di confronto con una realtà italiana difficile e di approfondimento del tema della criminalità organizzata e giovanile.

La storia, raccontata in un libro scritto a quattro mani con il giornalista Michele Cucuzza, è infatti una vicenda di dignità in un mondo che troppo spesso è caratterizzato da oppressione anche per i più giovani. Sfuggendo a un destino di delinquenza che pareva segnato, Luigi Di Cicco ha sviluppato un forte senso di responsabilità che lo porta in tutta Italia a raccontare la sua vicenda ai giovani e a esprimere rifiuto per la violenza e sdegno per la “mala pianta” dell’illegalità.

Quella di Di Cicco è una storia vincente che è giusto diffondere fra i giovani, per mettere la legalità come punto di riferimento positivo nella vita quotidiana di tutti e dare speranza di riscatto.

Luigi Di Cicco

Guarda qui il servizio della sede RAI di Bolzano: